I vincitori della quarta edizione dell’Olivetti Design Contest sono:
Primi classificati ex aequo Mateos Flores Karla Guadalupe e Contreras Cruz Miguel Angel (BUAP, Puebla, Messico) con il font Insigne e Barbara Tedeschi (CFP Bauer, Milano) con il font Profile Typeface.
Terzo classificato Mario De Libero (IED, Firenze) con il font Otello Sans.
La quarta edizione dell’Olivetti Design Contest è stata dedicata al Type Design: la progettazione del nuovo carattere tipografico di Olivetti. L’azienda, da sempre attenta all’innovazione, alla sperimentazione e al design, dimostra con la centralità che dedica ad artisti, giovani e designer la voglia di portare avanti gli insegnamenti ereditati da Adriano Olivetti.
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La chiamata è aperta a tutti gli studenti di Università e Accademie d’Arte e di Design, nazionali e internazionali, che possono presentare progetti singolarmente o in team (massimo 5 studenti).
I progetti migliori saranno selezionati per concorrere alla realizzazione della nuova font ufficiale Olivetti.
Istituti, università e accademie partecipanti
La scrittura ha sempre avuto un valore fondamentale nella comunicazione tra popoli, lasciando tracce indelebili, per questo motivo spiega Roberto Tundo, Amministratore Delegato di Olivetti la nascita di una nuova font Olivetti, può riportare l’attenzione all’azione di scrivere oltre a proseguire una tradizione iniziata negli anni ‘70 nella città industriale Ivrea.
Lo studio del carattere tipografico inizia in Olivetti nell’Ufficio Design Caratteri nel 1974. Da allora sono stati realizzati circa 657 font per i martelletti e i tasti per le macchine da scrivere che hanno fatto la storia del design di prodotto. Oggi i glifi sono conservati all’interno dell’Associazione Archivio Storico Olivetti di cui Gaetano di Tondo è Presidente.
L’idea della nuova edizione nasce da una riflessione dedicata ai designer di oggi e alla necessità di recuperare una storia così densa di valori. Il carattere tipografico, ricorda Emanuele Cappelli, è quel codice linguistico che ci permette di tramandare letteralmente idee e pensieri tra le varie generazioni.
Clino Trini Castelli – Presidente di giuria
Clino Trini Castelli (1944) designer, artista e teorico del design vive e lavora a Milano. Noto per il CMF design (Colori, Materiali, Finiture), Castelli ha introdotto il rinnovamento “No-form” dei linguaggi plastici applicati ai prodotti industriali attraverso gli strumenti propri del Design Primario, di cui è stato l’iniziatore. A differenza dei tradizionali metodi compositivi, egli si è concentrato fin dagli anni ’70 sul metaprogetto e sugli aspetti figurativi più intangibili, come la materia e il colore, la luce e il suono, esaltando le virtù di un approccio sensoriale all’arte e al design. Dal 1964 al 1967 lavora per Olivetti nello studio di Ettore Sottsass a Milano. Nel 1969 avviene la svolta professionale e Castelli ritorna alla Olivetti per coordinare il programma di Corporate Identity realizzando, fino al 1973, i manuali Red Books per l’immagine coordinata e sviluppando il primo carattere OCR a matrice di punti ECMA. Per la terza volta, dal 1985 al 1992, riprende a lavorare con Olivetti e Olivetti Synthesis ai manuali di progetto Qualistic Compendium, che riguardano il coordinamento dell’identità CMF dei prodotti. Dal 1980 l’attività di Clino Trini Castelli si espande a livello internazionale con importanti riconoscimenti europei, americani e giapponesi, tra cui due premi Compasso d’Oro ADI.
La giuria
Gaetano Di Tondo
VP, Communication & External Relations Director in Olivetti e presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti.
Emanuele Cappelli
Fondatore & Creative
Director Cappelli Identity Design
Chiara Alessi
Curatrice e scrittrice
Matteo Bologna
Designer, Mucca Design
James Clough
Storico e docente di Tipografia
Lorenzo Fanton
Designer, Pentagram
Luca Josi
Brand Strategy, Media
& Multimedia Entertainment di TIM
Walter Mariotti
Direttore DOMUS
Antonio Pace
Type Designer
Jonathan Pierini
Type Designer & Graphic Designer
Olivetti
Design
Contest
Nasce nel 2016 dalla volontà di promuovere il pensiero dell’uomo, dell’industriale e del visionario Adriano Olivetti e i suoi valori che hanno generato una nuova cultura dell’industria e del design.
Il simbolo di Olivetti Design Contest, disegnato da Emanuele Cappelli, rappresenta proprio la nascita del designer del futuro. La metafora è resa evidente da un uovo che simboleggia la perfezione della forma e la piuma che testimonia la sua provenienza terrena.
Il Contest vuole avvicinare gli studenti delle più importanti Accademie di arte e design nazionali e internazionali al processo creativo e di traduzione dei valori olivettiani.
La sfida – per ogni edizione sempre diversa – è orientata verso la ricerca di un nuovo modello di fare design, attraverso idee e pensieri che pongono la persona al centro.
Olivetti, «IoT Digital Farm» per il Gruppo TIM focalizza le sue attività sulla capacità di costruire un portafoglio di prodotti e servizi a valore aggiunto per il Gruppo e per il Mercato in particolare valorizzando gli asset e le competenze sul tema del 5G.
Olivetti SpA – Società con unico azionista Gruppo TIM – Direzione e coordinamento di Telecom Italia SpA – Cap. Soc. Euro 11.000.000 i.v. – Sede legale: Strada Monte Navale 2/C, 10015 Ivrea (TO) – Tel. +39 0125 7751 – P.IVA 02298700010 – Iscriz. al Reg. delle Imp. REA di Torino 547040 – adminpec@olivetti.telecompost.it
Gaetano Di Tondo
VP, Communication & External Relations Director in Olivetti
Presidente Associazione Archivio Storico Olivetti
Trent’anni di comunicazione, appassionato da sempre di innovazione, con innata propensione alla trasformazione digitale, scenari evolutivi, condivisione.
Attualmente VP, Communication & External Relations Director in Olivetti e Presidente dell’Associazione Archivio Storico Olivetti, vissuti come ruolo unico, portando avanti quotidianamente un percorso appassionato che unisce il passato al futuro attraverso un racconto pubblico di valori e progetti così sintetizzato:
da #StoriaDiInnovazione a #DesignMeetsTechnology
Antonio Pace
Type Designer
Jonathan Pierini
Type Designer & Graphic Designer
Jonathan Pierini è un type e graphic designer. Ha conseguito una laurea in graphic design e comunicazione visiva presso l’ISIA di Urbino e un MA in Type and Media presso la KABK, la Royal Academy of Arts dell’Aia in Olanda.
Dopo varie esperienze con studi di graphic design e varie università, Jonathan si è trasferito a Londra per lavorare presso lo studio di type design Dalton Maag Ltd (2010/2011) dove ha contribuito allo sviluppo di caratteri personalizzati per aziende come Nokia e HP. Tra il 2011 e il 2017 ha lavorato presso la Facoltà di Design e Arte della Libera Università di Bolzano, come ricercatore e assistente alla cattedra di Graphic Design. Nel 2013 è stato visiting researcher all’Akademie der Künste di Berlino.
Da settembre 2017 Jonathan è direttore all’ISIA di Urbino dove attualmente ricopre il ruolo di professore di storia della stampa, type e graphic design. È direttore della rivista Progetto Grafico. I suoi interessi di ricerca vertono su temi legati all’educazione al design, alla storia del graphic design e alla progettazione degli spazi pubblici.
Emanuele Cappelli
Fondatore e Creative Director Cappelli Identity Design
Emanuele Cappelli è un designer italiano, fondatore dello studio Cappelli Identity Design, del quale è anche direttore creativo, e ideatore dell’Olivetti Design Contest.
Alla guida dello studio Cappelli Identity Design, cura l’immagine e la strategia di comunicazione per grandi brand italiani e internazionali.
Riconosciuto tra i pionieri del Dynamic Brand, come direttore artistico ha curato l’allestimento dei festival del cinema di Venezia e Cannes, e collaborato con personaggi di fama mondiale nel mondo dell’arte, del design e dell’architettura.
Dal 2003, insegna presso università italiane ed estere.
Luca Josi
Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment TIM
Ex giornalista professionista, è stato segretario del Movimento Giovanile Socialista dal 1991 al 1994, e negli stessi anni è stato membro della direzione e dell’esecutivo del PSI (Partito socialista italiano). Ha fondato il gruppo Einstein Multimedia di cui è stato Presidente dal 1994 al 2013. Ha fondato il Patto Generazionale nel 2007.
Attualmente è consigliere di amministrazione della Fondazione TIM, per la quale ha curato il progetto di recupero del Mausoleo di Augusto e dirige la divisione Brand Strategy, Media & Multimedia Entertainment di TIM.
Matteo Bologna
Designer Mucca Design
Fondatore e Creative Director di Mucca Design.
Il suo background multidisciplinare in architettura, graphic design, illustrazione e tipografia gli ha permesso di realizzare una serie di successi che lo hanno spinto a creare un’agenzia di design a New York. Sotto la sua guida, Mucca ha affrontato numerose sfide e creato lavori di successo unici per brand internazionali come Sephora, Shinsegae, Whole Foods, Victoria’s Secret, Barnes & Noble, Rizzoli, Adobe Systems e Target.
Inoltre, è presidente emerito del Type Directors Club e membro del board di AIGA/New York. Tiene lezioni di branding e tipografia in tutto il mondo.
Lorenzo Fanton
Designer, Pentagram
Lorenzo Fanton, graphic designer e art director, vive a New York e vanta esperienza nel campo del brand identity, del design editoriale, del packaging e del design digitale. Ha iniziato la sua carriera da graphic designer allo Studio Camuffo, in Italia, dopo un BFA in Design allo IUAV di Venezia.
Lorenzo è noto per la realizzazione di soluzioni di design concettuali, chiare ed eleganti su molteplici piattaforme.
Ha lavorato come freelance a NYC per agenzie come Collins, Ogilvy & Mather, The Partners, Siegel and Gale e altre. Alla fine del 2012 si è trasferito a NYC per collaborare con lo studio di design Sagmeister and Walsh. Prima della sua esperienza americana, ha lavorato a Sydney, in Australia, come Art Director della premiata boutique creativa The Glue Society. Nel 2009 ha vinto una borsa di studio pressp Fabrica, il Benetton Group Communications Research Center.
Negli ultimi 5 anni ha lavorato come senior designer di Pentagram, contribuendo e lanciando progetti come il rebrand di Rotten Tomatoes, l’identità di Ready Player One e l’identità del marchio Cote.
Chiara Alessi
Curatrice e scrittrice
Si occupa di cultura materiale e design, su cui scrive, tiene lezioni e, quando si può, cura mostre. È docente a contratto al Politecnico di Milano.
Ha pubblicato i saggi Dopo gli anni Zero. Il nuovo design italiano (Laterza, 2014), Design senza designer (Laterza, 2016), Le caffettiere dei miei bisnonni (Utet, 2018) e Prince. Il corpo del figlio con Marius Ani Olulakolè (People, 2020).
La sua rubrica Twitter lanciata nel 2020 in pieno lockdown, #designinpigiama, alla fine ha totalizzato una novantina di puntate con milioni di visualizzazioni, ma soprattutto è stata l’occasione, per una comunità che cresce di giorno in giorno, per interagire, aggiungendo dettagli storici o aneddoti personali alla storia collettiva.
Nel 2021 è uscito il suo ultimo saggio che raccoglie alcune di queste storie: Tante care cose (Longanesi).
James Clough
Storico e docente di Tipografia
Studia tipografia al London College of Printing e dal 1971 abita e lavora a Milano come designer tipografico, calligrafo, docente e autore.
Attualmente insegna teoria e pratica della tipografia alla NABA. Oltre alle docenze in Italia (CFP Bauer di Milano, Politecnico di Milano, ISIA di Urbino) insegna negli USA, in Gran Bretagna, in Svizzera e in Turchia.
Nel 2014, con la Tipoteca Italiana pubblica Alfabeti di legno, la prima storia dei caratteri di legno in Italia. Nel 2015, con Lazy Dog Press pubblica L’Italia insegna.
Dal 2016 al 2019 ha tenuto una rubrica settimanale su La Repubblica dove ha trattato di insegne e iscrizioni italiane moderne e storiche.
Walter Mariotti
Direttore DOMUS